Riprendo dopo molto tempo la scrittura in questo spazio per proporre una riflessione sulla guerra.
Traggo spunto dal ricorrere del decimo anniversario dell'aggresione anglo-americana dell'Iraq
Nel 1945 finiva in Europa e nel mondo l'apocalisse della seconda
guerra mondiale. Una guerra spaventosa che causò tra i 50 e i 60
milioni di morti di cui ben più della metà civili, un numero simile di
feriti e mutilati e arrecò impressionanti distruzioni alle città
europee, giapponesi e cinesi, facendo scomparire in pochi anni sotto le
bombe e il fuoco pezzi interi di civiltà secolari.
Barbarie
suprema dell'imperialismo, logica naturale del mostruoso conflitto su
scala sempre più ampia tra potenze capitalistiche lanciate alla
conquista della supremazia l'una sull'altra.
Alla fine
dell'apocalisse ebbe inizio per l'intera umanità un 'epoca di speranzosa
rinascita.